Il Portone degli Orefici, detto anche porta di S. Michele al Gallo, costituisce una delle cinque porte della piazza dei Mercanti. Uscendo dal portone si seguiva l’antico asse stradale romano che giungeva fino a piazza della Rosa e girando a destra raggiungeva la Porta Vercellina di cui abbiamo un richiamo e un ricordo nella chiesa di Santa Maria alla Porta. La porta Vercellina si apriva all’incrocio tra lo stradone di S. Gerolamo e il naviglio (attuale Via Carducci).
Per giungerci era necessario percorrere il tratto più occidentale della attuale Via orefici (contrada S. Michele), l’attuale via Casati (allora via del Mangano), la via S. Maria Segreta (oggi via Negri), il tratto non più esistente di San Vittore al teatro e giunti al vicolo di Santa Maria alla Porta si proseguiva per il Carrobbio di Via Brisa. Ultimo tratto era caratterizzato dall’imbocco vero e proprio in Corso di Porta Vercellina, superato il cui ponte sopra il naviglio si entrava nel Borgo delle Grazie.