Nella Piazza, tra il Palazzo della Ragione e il lato sud, si trovava un’altra struttura caratteristica, la cosiddetta “pietra dei falliti”, un masso spigoloso, su cui, nell’attesa della sentenza, venivano costretti a sedere a natiche nude chi frodava o faceva fallire la propria attività. Nel ‘200 i ladri, colti sul fatto, la prima volta venivano accecati ad un occhio, la seconda mutilati di entrambi le mani; sembra che nell’editto ci fosse anche una terza pena, ma non si sa quale altra mutilazione si rischiasse. Dove prima si trovava la pietra oggi vi troviamo collocato il pozzo, spostato qui dall’originaria posizione in via Mercanti.