Il Broletto Nuovo ha costituito il centro della vita cittadina dall’anno della sua costruzione nel 1233, per volere del podestà Oldrando da Tresseno, dove i giudici rendevano “ragione” nelle cause civili e penali del tempo, fino al 1776.
Per le sue dimensioni imponenti, viene a configurarsi come il più vasto dei palazzi lombardi di età comunale. Alla base dell’edificio, un’ampia area rettangolare porticata con sette archi per lato, serviva per allineare i banchi dei Notai per le stipulazioni degli affari (ma anche per testamenti, donazioni, contratti) e quelli dei Banchieri (per i prestiti). Qui si riuniva il Consiglio generale dei Novecento, l’Assemblea dei cittadini milanesi: 150 rappresentanti dei vari strati sociali, per ognuno dei sei quartieri storici cittadini.Ma l’edificio fu anche sede del Tribunale, usato fino al Settecento come Pretorio dei giudici civili.
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