Scuole Palatine

Scuole Palatine

Scuole-Palatine
Le Scuole Palatine sono state progettate a metà del Seicento: erano le scuole di studi superiori di Milano per eccellenza, in cui insegnarono i più grandi letterati del tempo. Le Scuole Palatine sorsero sul sito del portico di Azzone Visconti, costruito nel 1337 e distrutto da un incendio tre secoli più tardi. È sui primi del secolo XVII che questo nome compare ufficialmente; l’origine del nome si vuol far risalire al noto epigramma di Ausonio, in cui comparve la denominazione di Palatinae Arces vorrebbe dire il palazzo reale, e che fossero qui le scuole dove insegnò S. Agostino; ma il fatto è che questo nome appare piuttosto tardi, in principio erano infatti chiamate “Scuole del Broletto”.
Nel 1644 quasi distrutte rimasero le Scuole Palatine a seguito di un incendio, le cui rovine vennero demolite e la facciata ricostruita per intero insieme al portone crollato. Alla ricostruzione provvide il Comune, che la iniziò subito seguendo il disegno del portico della Ferrata, ma poco dopo l’inizio dei lavori, si pensò che sarebbe stato meglio uniformare il nuovo edificio al disegno seregniano, allora molto ammirato, del palazzo dei Giureconsulti che proprio in quegli anni giungeva a compimento quasi un secolo dopo il suo inizio. Fu l’architetto Carlo Buzzi che costruì su quel disegno le nuove scuole Palatine. Sul finire del secolo precedente altri cambiamenti succedevano nella piazza; nel 1773, le scuole Palatine vennero portate nel palazzo di Brera sgomberato dai soppressi Gesuiti; l’edificio passò poi dalla proprietà del Comune a quella dello Stato che vi insediò, verso il 1830, l’Ufficio delle Ipoteche, per poi tornare nelle mani del Comune nel 1890 in cambio dei diritti di proprietà che il Comune stesso aveva su parte del palazzo demaniale del Broletto.
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